La Regione Emilia-Romagna ha scelto di orientare, interpretare e guidare le scelte delle politiche regionali e territoriali con i dati. Per raggiungere questo obiettivo può contare su un supercomputer cinquantamila volte più potente di un qualsiasi computer in commercio. Questa macchina altamente performante è a disposizione di tutti i soggetti pubblici del territorio, comprese le Università, i Comuni, gli Enti di Ricerca, le Province, la Giustizia, la Scuola per offrire servizi ad alto valore alle persone che vivono in Emilia-Romagna. Non solo, sarà la base per collaborare con le Regioni vicine con cui condividiamo crinali e l’aria che respiriamo e con cui ci affacciamo sul Po.

Con i suoi 75 nodi computazionali, questo HPC può integrare ed elaborare una grande quantità di dati provenienti da fonti diverse: sulla gestione del rischio ambientale, la sorveglianza epidemiologica, la prevenzione degli incidenti stradali, la riduzione dell’inquinamento e tanto altro. Il progetto Big Data Platform è un’avanguardia per una Regione e per tutte le Pubbliche Amministrazioni del territorio.

A questo progetto, realizzato grazie al supporto tecnologico della società in-house Lepida, la Regione Emilia-Romagna ha destinato 3,5 milioni di euro.

Il progetto è finanziato con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), pensate per contrastare le disparità territoriali

“Con questo progetto vogliamo mettere a disposizione delle amministrazioni pubbliche della nostra Regione uno strumento estremamente sofisticato, moderno, affidabile per la gestione dei dati - commenta l’assessora regionale alla Agenda Digitale Paola Salomoni. Queste informazioni oggi sono una risorsa che, se gestita adeguatamente, migliora il governo dei territori e semplifica la vita dei cittadini. Un altro passo fondamentale volto ad attuare gli obiettivi dell’Agenda Digitale regionale che ambisce ad un’eccellenza che non lasci indietro nessuno.”

Per il suo carattere innovativo e per la sua capacità di diffondere conoscenza fondata sui numeri e sulle informazioni che hanno fondamento il nome del progetto è MarghERita, un tributo a una grande scienziata - Margherita Hack - una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana che assieme alla ricerca ha sempre lavorato per la divulgare la conoscenza.